Dancing Dream, concorso legato a Telethon: parla l'ideatore Enzo Fasoli




Da dove nasce l'idea di questo concorso?
L'idea di questo concorso nasce dal fatto che si chiama Dancing Dream- Il Sogno di mia madre che è abbinato a una selezione per un film. Nasce da una storia vera di una ballerina all'inizio non ne vuole sapere niente, non ha nemmeno l'aria di fare danza. Per una serie di eventi la mamma la spinge a fare danza e lei invece non ne vuole sapere perché è un po' biricchina magari e poi la mamma muore e lei si sente in colpa. In modo casuale finisce per entrare in una scuola di danza e così scopre che la danza le appartiene. L'idea di questo concorso nasce dalla voglia di andare a cercare ballerini e ballerine da tutta l'Italia. Perché abbiamo pensato che invece di fare una selezione unica, se li andiamo a cercare sul posto è meglio. Quindi abbiamo fatto il concorso chiamato Dancing Dream con finalità duplice.Nel senso che noi abbinato al concorso sia alla web serie che al film e quindi alle esibizioni alle varie ballerine e ai vari ballerini che vengono per fare l'assolo, il passo a due, i balli di gruppo, anche perché non dimentichiamo che qui partecipano tutti gli stili di danza accademica - classica, moderna, hip hop - ma anche quella sportiva. Si tratta di una danza diversa che forse sono tipo  quella che Milly Carlucci manda in onda il sabato sera e che molto più appassionante. E’ più vicina a quelle delle sale da ballo o delle balere. Dare l’opportunità di essere parte coreografica del film.
Promozione legata a un film. 
La Web serie nasce dal fatto che ho pensato di farla così che siano i ragazzi che scrivono qualcosa sul loro territorio, sulle loro vicende che però il fine deve essere quello della danza.
Queste non sono collegabili al film in se e per se ma comunque sono rappresentative dei territori perché riteniamo che dal territorio escono sempre molte cose davvero interessanti.


Mi hai fatto pensare ad un’intervista che ho letto questa estate di Kevin Spacey che con la sua Fondazione promuove il talento attoriale dei giovani creando occasioni sul proprio territorio di nascita.

Anche noi ci teniamo tantissimo a questo. Infatti noi abbiamo richiesto che i coreografi e le coreografe siano proprio legate al territorio dove i ragazzi vivono. E non che siano terze persone estranee che vengono a rompere e a turbare l’equilibrio. Noi vogliamo anche promuovere gli insegnanti di questi ragazzi che poi si troveranno a ballare nelle location delle regioni di appartenenza. Utilizzando le strade, le piazze, i teatri e così via. Per esempio se andiamo a Caserta prevalentemente un territorio campano dove corrono notizie negative nei mezzi di informazioni e noi vogliamo stravolgere questa cosa dando ai ragazzi l’informazione che c’è qualcosa di bello e di sano, e non solo di malavitoso, nel loro territorio. Vogliamo dare la possibilità di far ascoltare ai ragazzi quello che di bello hanno trasmettendo positività verso il futuro.


Questo mi ispira due domande: la prima è se la danza può essere un mezzo per sfuggire alla malavita e la seconda che mi hai riferito un aneddoto poco carino in cui dei malavitosi hanno cercato di sabotare in qualche modo il concorso.

Questa è una cosa che purtroppo può capitare ovunque. Di imbattersi nel “furbetto del quartierino”, come lo definisco io, che arriva e dice “tu vieni qui da noi quindi devi far vincere tizio o caio o sempronio” ma quando uno non ha le qualità, non ha le qualità. Chi ce le ha davvero riesce a farle emergere nonostante  non abbia la raccomandazione di qualcuno. Noi ovviamente abbiamo scartato subito le persone raccomandate. Perché non vogliamo dare segnali sbagliati ai ragazzi. Noi vogliamo onestà e positività, solo questo. Se loro sono bravi, sono bravi. Se invece non hanno capacità dovranno imparare e riproporsi una seconda volta. Noi vogliamo che l’onestà della loro preparazione professionale emerga rispetto alla disonestà di quelli che pensano ‘tu sei il mio protetto quindi ti faccio andare avanti io’. Questo aspetto non ci sarà noi abbiamo bisogno di ballerini, ballerine, cantanti e quant’altro che abbiano del talento da tirar fuori.”

Anche perché nella danza è dura. O il talento ce l’hai oppure non ce l’hai non si può fingere.
“Esatto. Il talento o ce l’hai o non ce l’hai. Quello che noi cerchiamo sono: coreografie nuove soprattutto per quanto riguarda le web series, insegnanti che hanno partecipato portando le loro scuole,  musica nuova, stili nuovi e soprattutto la voglia di portare un equilibrio tra la danza e i luoghi dove andremo a girare. Le web serie saranno costituite almeno da cinque o sei puntate e noi vogliamo che queste web serie possano essere un modo per mostrare ad altre realtà poilitiche del paese che ci sono realtà differenti e che ci sono giovani che guardano al futuro con occhi positivi.”

 

Ti sento molto appassionato al mondo della danza. Da dove nasce questa passione?
Nasce da quello che faccio nella vita. Lavorando prevalentemente nel mondo dello spettacolo e, soprattutto in teatro la mia passione nasce da creare iniziative per i giovani proprio in questo ambito. Poi che sia danza, che sia teatro o cinema, tutto ciò che può muovere qualcosa in ambito culturale credo che faccia parte del mio DNA. Comunque nasce dal fatto che ho scritto il copione di questo film e quindi insomma mi sento coinvolto in prima persona. Dal film poi dall’idea di trovare dei produttori che potessero essere coinvolti, e non trovandoli, ho cercato di trovare un escamotage per attirare l’attenzione dei produttori e credo che con questa iniziativa, questo film avrà un minimo di promozione in più rispetto a quello che normalmente si attua con gli altri titoli. Perché questo non è un film convenzionale, nè una serie convenzionale. Si tratta di una collegialità che spero ci porterà ad avere una promozione maggiore e diversa. Dall’altra parte è nata l’idea di fare un concorso attraverso il quale facciamo parlare tutti. Si è visto con quello che abbiamo fatto a Caserta. Dopo quei tre o quattro giorni c’è stata un’esplosione di richieste. Altra cosa: ci troviamo nella settimana di Telethon. E pensare a tutti i giovani che non potranno mai muoversi che vengono sostenuti da altri giovani che invece ballano ecco credo che questo sia un’incentivo ancora maggiore.

La prima tappa del concorso si è conclusa a Caserta dove si è svolta al PalaVignola ex Sant’Goben lo scorso 29 e 30 novembre.. 
Due giorni piuttosto intensi dove si sono sfidati oltre 500 ballerini tra assoli, passo a due, gruppi nelle varie discipline della Danza. 
Un grande spettacolo in un favilio di costumi, colori e suoni che hanno saputo emozionare. La bellezza del concorso sono stati tutti i partecipanti in particolare i bimbi sono quelli che hanno entusiasmato il pubblico senza nulla togliere ai professionisti dalla accademie sportive con il fascino dei balli latini. 
La giuria tecnica era composta da Lina Bernardi, attrice e coach di Centovetrine e Vivere in programma a Mediaset, Alessandra Barilari coreografa, Massimiliano Petrangeli  coreografo e insegnante allo IALS di Roma; Roberto Girometti , autore e direttore della Fotografia, Alessio Salvo campione italiano di Danze Latine e ballerino professionista, Anthony  Donadio e Pasquale Di Nuzzo entrambe ballerini della edizione Amici 2013; e per la giuria di giornalisti: Brunella Postiglione, Emanuela Iovine e Antonio Gargiulo
Per l’assegnazione della Targa della Stampa e comunicazione assegnata alla scuola New Emotion di Luana Di Lillo di Maddaloni.
Presentatore della manifestazione  Angelo Misseri, attore in che Dio ci Aiuti e  Catturandi  che in questa occasione ha condotto le due giornate.

Stiamo già predisponendo  con la produzione Media Dab di Domenico Barilari le location del casertano, anche SARANNO INDISPENSABILI SUGGERIMENTI  DEI GIOVANI MA SIAMO ANCHE pronti a offrire questa esperienza ai 180 selezionati per la Web Series che sarà girata entro la metà di gennaio. Infatti c’era più entusiasmo e attesa per la lettura dei prescelti per il casting che per i risultati del concorso, quasi come se certi dati fossero scontati. Il Casting aveva ovviamente il fascino della macchina da presa.
Tra i vincitori segnaliamo Vanessa Palumbo, Marianna Squillace, Salvo e D’Angelo, Chiara Esposito per il giorno 29 Novembre;
Stefy Dance per under 13 per Hip Hop Fank vince anche il Latino Dance
Ida Dance per Hip Hopunder 18 e Latino Sincronizzato;
Time TuDance per il Sincro Moderno e Latino coreografico
Stefy Dance per il latino Dance
Isnn Dance per Latino sindronizzato;  
Toneca Dance per coreografico over 18
Hale Bopp Danza per il il passo a due Sincro Moderno under 13; 
Latin Sessation per Dance Show under 13
Marica Chiara per assolo;  
Revolution Dance per sincronizzato under  13.  
Il Premio della Giuria speciale alla Butterflay.
A febbraio Dancing Dream andrà a selezionare altri ballerini e altre scuole a Roma e Firenze a Danza in Fiera.
Si ringraziano Alessio Mataldi organizzatore nazionale e Mimmo Ommeniello presidente Federitalia Campania.



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