Politica: giorni di marasma ed io penso a Sandro

Buon martedì a tutti!
Non parlo molto di politica ultimamente, lo sapete, sono abbastanza nauseata da una classe dirigente in cui non riesco a riconoscermi, le poche persone valide, leggi Pippo Civati, non vengono cagate in alto, proprio perché fa politica vera e seria, ci mette sempre la faccia in ciò che dice e in ciò che fa, non si tira mai indietro neanche quando lo coprono di insulti, vorrei invitarvi a leggere questa sua interessante e spietata intervista, dove massacra senza peli sulla lingua tutti i difetti più grandi del PD e riflette anche le mie opinioni sul marasma di questi giorni.
Io, intanto, non posso fare a meno di pensare al nostro più grande presidente, Sandro Pertini.
Quanto mi manca.


CHI ERA SANDRO PERTINI?

L’UOMO CHE OGGI MANCA ALLA POLITICA ITALIANA




In tanti lo rimpiangono e quasi sicuramente è stato il miglior Presidente della Repubblica della storia del nostro Paese.
Fu in carica dal 1978 al 1985 e in sette anni ha segnato profondamente l’Italia e gli italiani, tanto che, ancora oggi ci ritroviamo a parlare di lui.
Pertini era un uomo (scusate il termine) con le palle, combatté la prima guerra mondiale e per diversi meriti sul campo gli fu conferita una medaglia d’argento, successivamente fu un esemplare antifascista e perseguitato fu costretto all’esilio in Francia dove non si arrese e dopo essere rientrato sotto falso nome in Italia fu arrestato e condannato ancora una volta al confino.

Una volta caduto il fascismo combatté a fianco dei partigiani e condannato a morte dalle SS insieme all’ex Presidente Saragat, riuscì a salvarsi grazie ad un intervento dei partigiani delle Brigate Matteotti. Continuò la sua attività da partigiano e per essersi distinto in varie azioni ricevette una medaglia d’oro al valor militare.
Il grande giornalista Indro Montanelli scrisse: “ non è necessario essere socialisti per amare e stimare Pertini. Qualunque cosa egli dica o faccia, odora di pulizia, di lealtà e di sincerità”.
Pertini scelse di non abitare nel palazzo del Quirinale, ma continuò ad abitare nella sua residenza; la mattina quando usciva di casa (senza grandi apparati di sicurezza) per chi lo riconosceva donava sempre un sorriso e un gesto di saluto.
Storiche le immagini dell’esultanza per la vittoria dell’Italia al mondiale dell’82 e la partita a scopone scientifico (con tanto di “incazzatura”) sull’aereo con Zoff contro Causio e Bearzot.
Pertini si era sempre dichiarato ateo; nonostante ciò, nel suo studio del Quirinale aveva sempre tenuto un crocifisso perché ammirava la figura di Gesù che come uomo ha sostenuto le sue idee a costo della morte.
Ad ogni parlamentare e nei mass media si dovrebbero proporre i suoi discorsi, fatti di semplici frasi profonde, al parlamento una volta disse“ da noi deve partire l’esempio di attaccamento agli istituti democratici e soprattutto l’esempio di onestà e di rettitudine. Perché il popolo italiano ha sete di onestà. Su questo punto dobbiamo essere intransigenti. Non dimentichiamo, Onorevoli colleghi, che la corruzione è nemica della libertà”
oppure
“l’Italia deve essere nel mondo portatrice di pace: si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte, si colmino i granai di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame. Il nostro popolo generoso si è sempre sentito fratello a tutti i popoli della terra. Questa è la strada, la strada della pace che noi dobbiamo seguire”
Sul razzismo: “sono al fianco di chi soffre umiliazioni e oppressioni per il colore della sua pelle. Hitler e Mussolini avevano la pelle bianchissima, ma la coscienza nera. Martin Luther King aveva la pelle color dell’ebano, ma il suo animo brillava della limpida luce, come i diamanti che negri oppressi estraggono dalle miniere del Sudafrica, per la vanità e la ricchezza di una minoranza dalla pelle bianca.”
E infine la frase forse più bella che indica la via da seguire per migliorare il nostro Paese: “I giovani non hanno bisogno di prediche, i giovani hanno bisogno, da parte degli anziani, di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”.
ONESTA’, COERENZA E ALTRUISMO.

Fonte: Siamo la Gente 





Commenti

Mauro ha detto…
Cara Silvietta,

su Pertini hai assolutamente ragione. Uno come lui ci manca.

E ci manca anche uno come Enrico Berlinguer, che - se non fosse morto troppo presto - nel periodo di tangentopoli e post-tangentopoli sarebbe servito alla grande.

Sono anche d'accordo su Civati. Ma non sarei così pessimista sul fatto che nessuno lo caghi... certo la stampa preferisce il megalomane Renzi, ma alla fine non vota la stampa...

E la dimostrazione viene dalle elezioni regionali del Friuli Venezia Giulia: la Serracchiani è - sia politicamente che caratterialmente - molto più civatiana (e, paradossalmente, bersaniana) che renziana.
Eppure ha vinto. Battendo il PdL e distruggendo il M5S (vedi qui un mio commento: http://pensieri-eretici.blogspot.de/2013/04/chi-paga-il-conto.html).

Come vedi, nonostante tutto, c'è speranza.

Saluti,

Mauro.
Silvia Azzaroli ha detto…
Ciao Mauro, mi auguro che tu abbia ragione, anche io sento un sacco di gente che apprezza persone come Civati per la sua politica di fatti, di parole concrete e non di sciocchezze fuori dalla realtà. Personalmente non disprezzo i grillini, anzi, io credo che abbiano delle buone idee, il problema sta in alto, alcuni dirigenti non sono all'altezza dei militanti.
Sono davvero felice della vittoria della Serrachiani, davvero una civatiana di nome e di fatto, lei e Civati sono il simbolo di una sinistra e a sto punto mi auguro davvero che creino un nuovo partito per tornare alle origini, l'aria lì ormai è infetta, ma se per un colpo di fortuna Civati riuscisse ad arrivare alla segreteria credo che farebbe piazza pulita del vecchiume XD. Vedo che anche tu come me disprezzi il megalomane di Renzi ^_^!
Notte!
Mauro ha detto…
Silvietta,

per quanto riguarda il M5S il concetto è (purtroppo) semplice: i grillini sono una risorsa, Grilo e Casaleggio sono un pericolo. Punto.

Venendo al PD, i giovani che possono veramente fare qualcosa esistono, oltre ai già citati Civati e Serracchiani mi viene in mente Orfini, ma ce ne sono anche altri.
Il problema è che, paradossalmente, questi possono crescere e arrivare alla dirigenza solo se Bersani cambia idea e rimane... perché con Renzi non avrebbero speranza, essendo persone di sinistra non disposte all'inciucio con Berlusconi.

Ciao,

Mauro.
Silvia Azzaroli ha detto…
Mauretto sull'MS5 la penso in maniera simile a te, ma voglio fidarmi dei giovani grillini che hanno fatto tanto per il paese. Su Casaleggio e co ne parleremo poi in privato, storia lunga.
Sul PD invece totalmente d'accordo, Renzi è stile Berlusconi, ma molti non l'hanno compreso, si sono fatti fregare dalla sua aria da bravo ragazzo, ma è un ciellino, gente pericolosa, li conosco troppo bene!
Su Orfini mi infomerò. Nottina e cercherò di parlare di politica più spesso :P.
Silvietta

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